Le mie posizioni

Le mie posizioni politiche si articolano su una serie di temi centrali, principalmente ho approfondito questioni legate all’istruzione, alla fiscalità e alle situazioni precarie nel mondo del lavoro, sopratutto per giovani costretti a emigrare dal Ticino.

1. Istruzione inclusiva e riforma del sistema scolastico

Mi impegno per un sistema scolastico che sia equo e accessibile per tutte e tutti. Sostengo con convinzione l’abolizione dei livelli nelle scuole medie, un sistema che crea divisioni e disuguaglianze già in giovane età, favorendo la competitività a scapito della collaborazione. Ritengo che la scuola debba fornire a ogni studente e studentessa le stesse opportunità di apprendimento, senza suddivisioni rigide che possano limitare il potenziale di chi si trova nei livelli più bassi.

In merito all’anticipo del tedesco nelle scuole medie, sono critico su questa riforma. Ritengo che, pur riconoscendo l’importanza della lingua, l’aggiunta di nuove ore di lezione aumenti il già significativo carico scolastico, rischiando di influire negativamente sulla salute mentale e il tempo libero degli allievi e delle allieve. Inoltre, l’eventuale sostituzione di altre materie potrebbe impoverire l’offerta formativa. Questa misura è volta ad orientare i giovani verso il mercato del lavoro della Svizzera interna, senza risolvere le criticità locali.

2. Giustizia sociale e fiscalità progressiva

Nel campo della fiscalità, sostengo la necessità di un sistema fiscale più equo, che riduca le disparità sociali e contribuisca a finanziare il servizio pubblico. Un sistema fiscale progressivo è essenziale per garantire che chi ha di più contribuisca in misura maggiore, redistribuendo così le risorse per migliorare la qualità della vita di tutte e tutti. Mi oppongo a politiche fiscali che favoriscono solo i più abbienti, promuovendo invece riforme che tutelino le fasce di popolazione più deboli e sostengano il benessere collettivo.

3. “Fuga di cervelli”

Un altro tema che mi sta particolarmente a cuore è quello della “fuga di cervelli”, un fenomeno che impoverisce il nostro cantone. Ritengo che l’unico modo per affrontare concretamente questa questione sia creando le condizioni ideali per vivere in Ticino e di conseguenza “trattenere” i giovani ticinesi, offrendo opportunità di lavoro stimolanti e ben remunerate, oltre che favorire politiche sociali e di abitazione degne di questo nome. In Ticino mancano posti negli asili nido, affitti accessibili, spazi di incontro, spazi culturali e molte altre cose che creano un ambiente in cui vivere. Dobbiamo investire per fare in modo che i giovani non siano costretti a cercare altrove ciò che qui manca: prospettive professionali concrete e condizioni di vita dignitose.

4. Politiche del lavoro e lotta alla precarietà

In continuità con la mia attenzione per le giovani generazioni, mi batto contro la precarizzazione del lavoro. Il mercato del lavoro deve offrire stabilità e dignità a chiunque, specialmente ai giovani che troppo spesso si trovano a lavorare in condizioni insicure e mal retribuite. Sono attivo nel Sindacato del Servizio Pubblico VPOD per difendere i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori, promuovendo politiche che garantiscano contratti stabili, salari equi e condizioni di lavoro sicure, oltre che la tutela di un servizio pubblico forte.

5. Sostenibilità ambientale e giustizia climatica

Infine, l’impegno per la giustizia climatica rimane una delle mie priorità. Partecipando al movimento ‘Sciopero per il Clima’, mi batto per una transizione ecologica giusta, che non penalizzi le persone più vulnerabili. La sostenibilità ambientale non può essere disgiunta da una politica sociale che tuteli tutti e tutte, soprattutto le categorie meno avvantaggiate.

In sintesi, il mio impegno politico mira a una società più giusta, equa e sostenibile, dove istruzione, lavoro e ambiente siano al centro di politiche che tutelino le persone e il bene comune.